LOTTA ALLE CAVALLETTE IN ROMAGNA
In questi giorni sono state osservate le prime nascite delle cavallette dei prati Calliptamus italicus (Cavalletta dei prati — Agricoltura, caccia e pesca (regione.emilia-romagna.it) ) nella fascia collinare e pedecollinare romagnola. Si tratta di una informazione importante perché l’individuazione dei focolai iniziali di infestazione (cosiddette grillare) è la base per la messa in opera del piano di contrasto alle cavallette. La lotta a questi insetti, infatti, per essere efficace deve essere effettuata subito dopo la schiusura delle uova, quando gli stadi giovanili sono aggregati in aree limitate e prima della dispersione delle cavallette adulte.
Le fasi giovanili dell’insetto sono presenti da metà maggio fino a fine giugno, è dunque questo il periodo nel quale vanno effettuati i trattamenti localizzati.
Il successo di questa iniziativa di lotta dipende dalla sensibilità e dalla partecipazione attiva di tutti: agricoltori, cittadini, Associazioni ed Enti pubblici. È strettamente legata all’individuazione tempestiva dei primi focolai di giovani cavallette e dall’esecuzione tempestiva dei trattamenti localizzati. Intervenire oggi in modo capillare su aree limitate, può significare molti meno disagi e danni nel periodo estivo.
In supporto a ciò, quest’anno per il contenimento delle cavallette sarà possibile impiegare l’insetticida biologico LASER 120 SC a base della sostanza attiva Spinosad, che ha ottenuto l’autorizzazione eccezionale di 120 giorni a partire dal 16 aprile 2024 per l‘impiego su erba medica contro la cavalletta dei prati.